Therasia”, che letteralmente si traduce “terra calda”, è l’antico nome dell’isola sacra al dio Vulcano. L’isola Vulcano è riconosciuta mitologicamente, nella tradizione greca, la sede delle fucine di Efesto, dio del fuoco, della tecnologia e della metallurgia, il dio Vulcano, da cui deriva il nome attuale dell’isola. Si narra che il dio Vulcano, aiutato dai Ciclopi, forgiava le armi per gli déi.
L'’isola è il risultato della fusione di alcuni vulcani, il Vulcano della Fossa, affiancato dal più piccolo, Vulcanello.
L'antica Hierà (sacra), un tempo dimora del Dio del Fuoco, è l'isola più a sud dell'arcipelago e la più vicina alla Sicilia da cui dista appena 12 miglia. Ha una superficie di 21 kmq e dal punto di vista geologico l'isola e formata da quattro vulcani: Lentia, Vulcano Piano, Fossa di Vulcano e Vulcanello della Fossa l'ultimo nato.
L'unico da considerarsi attivo è Vulcanello della Fossa che è rimasto in fase Fumarolica. L'attività vulcanica di quest'isola fu nota fin dall'antichità ai Greci e ai Romani, che ne furono fortemente impressionati. L'ultima violenta esplosione avvenne nell'agosto del 1888 e durò fino al marzo del 1890. Questo tipo di attività vulcanica fu caratterizzata dall'esplosione del tappo che ostruiva il condotto e dal lancio di bombe laviche dette a Crosta di Pane.
Altre manifestazioni di natura vulcanica sono presenti nella zona di Porto di Levante. Si tratta di fanghi bollenti e fumarole sottomarine, sfruttati soprattutto nella cura delle forme rematiche.
L'isola è abitata da circa 470 abitanti che si chiamano "vulcanari" ed il paese più importante si chiama Gelso.